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Dirigente scolastico

Prof. Giuseppe Alemanno

Cosa fa

Il ruolo dei Capi d’Istituto, nel corso del tempo, ha subito importanti trasformazioni, soprattutto a partire dal 1997, quando è stata emanata la legge sull’Autonomia scolastica.

La Legge n. 59/97, sull’Autonomia appunto, ha attribuito ai Capi d’Istituto la funzione dirigenziale, trasformando i Presidi e i Direttori didattici in Dirigenti scolastici.

Funzioni, compiti e competenze dei D.D.S.S., nella scuola dell’Autonomia, sino all’approvazione della legge n. 107/2015, sono stati definiti e regolati dalla legge n. 59/97,dal D.L.vo n. 59/98,dal DPR n. 275/99 e dal D.L.vo n. 165/01, secondo cui il Dirigente ha la rappresentanza legale dell’Istituto, rappresenta l’unitarietà dell’Istituzione ed è responsabile della gestione della medesima.

In base al succitato decreto, il Dirigente Scolastico:

  • assicura la gestione unitaria dell’istituzione;
  • ha la legale rappresentanza dell’istituzione diretta;
  • è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio;
  • ha poteri, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, di direzione, di

coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane;

  • organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative;
  • è titolare delle relazioni sindacali.
  • Assicura la qualità della formazione, la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio interagendo con gli Enti locali, la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento.

Compiti specifici derivanti dalla gestione della Scuola sono:

  • la presidenza del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, del Comitato di valutazione e della Giunta esecutiva del Consiglio di Istituto;
  • l’esecuzione delle delibere di questi collegi;
  • il mantenimento dei rapporti con l’autorità scolastica centrale e periferica (MIUR e USR);
  • la formazione delle classi, il ruolo docenti, il calendario delle lezioni (insieme al Collegio dei Docenti).

Le competenze e i compiti, sopra descritti, sono stati potenziati dalla Legge n. 107/2015 che, si legge al Comma 1, dà piena attuazione all’Autonomia delle Istituzioni scolastiche.

Le competenze e i compiti del D.S., descritte sinteticamente nel comma 78 della suddetta legge, proseguono nel solco tracciato dalle norme sopra citate:

il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento.

A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della valorizzazione delle risorse umane.”

Il comma 4 prevede che il Dirigente definisca gli indirizzi, per le attività della scuola e delle scelte di gestione e amministrazione, da seguire nell’elaborazione del PTOF.

Il comma 4 conferisce al D.S. un’attribuzione di fondamentale importanza, in quanto egli indicherà, per l’elaborazione del PTOF, gli indirizzi (prima determinati dal Consiglio d’Istituto) per l’organizzazione dell’attività didattica curricolare ed extracurricolare, per il potenziamento dell’offerta formativa, per le attività progettuali anche d’intesa con gli enti e le associazioni del territorio, per la formazione di tutto il personale docente e non.

L’incremento dei poteri del Dirigente scolastico, coadiuvato comunque dagli organi collegiali della Scuola, è direttamente proporzionale all’attuazione dell’Autonomia scolastica, per cui difficilmente le scuole saranno concretamente autonome senza un potenziamento delle competenze dei D.D.S.S.

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal direttore dei servizi generali ed amministrativi, che sovrintende con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi e generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze.

L’organizzazione della scuola dell’autonomia comporta di conseguenza che le due figure monocratiche il dirigente e il direttore diventino un costante punto di riferimento per l’intera comunità scolastica attraverso le proprie competenze e la propria autorevolezza.

Processi di insegnamento/apprendimento

Oltre a quanto previsto dal D.lgs. 165/2001, il Dirigente Scolastico, come da Contratto promuove:

  • l’attuazione del diritto all’apprendimento dei discenti;
  • la qualità dei processi formativi.

La promozione dell’attuazione del diritto all’apprendimento e della qualità dei processi formativi deve avvenire nel rispetto della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale dei docenti, valorizzando le risorse umane e favorendo la partecipazione, il dialogo e la collaborazione tra le componenti dell’istituzione scolastica e con tutti gli attori sociali, culturali, professionali, ed economici del territorio.

Organizzazione e contatti

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